La Squadra della Savana è una favola divertente e ispiratrice ambientata nel cuore della savana africana, dove un gruppo di animali si unisce per giocare la partita di calcio più importante di tutte: la finale del Campionato degli Animali!
Nella savana il sole splende alto nel cielo e l’aria vibra di entusiasmo. Non è un giorno qualunque: oggi c’è la partita di calcio! Tra tamburi improvvisati e ruggiti di tifosi, lo stadio è già pieno di spettatori. I rinoceronti fanno la ola, i fenicotteri si esibiscono in coreografie mozzafiato e le scimmie vendono banane caramellate sugli spalti. Tutti aspettano solo una cosa: l’ingresso in campo dei loro beniamini, La Squadra della Savana. Una selezione dei migliori talenti della Savana ognuno con il proprio talento unico e irripetibile.
Sugli spalti, tra i tanti tifosi, c’era anche Diego, un giovane elefante dal cuore grande e dallo sguardo sognante, che osservava incantato i campioni della Squadra della Savana.
A guidare la squadra c’era Lionel, il capitano: un leone maestoso con la grinta di un leader e la testa da vero regista.
Sulle fasce correvano Rafael, un’antilope leggera come il vento, e Theo, un leopardo scattante come un fulmine: nessuno riusciva a fermarli.
In difesa c’era Virgil, una giraffa altissima che intercettava tutti i palloni alti.
In porta giocava Harambe, un gorilla coraggioso ma dal temperamento irascibile, che spesso perdeva le staffe.
Infine, in attacco c’era Clarence, una tigre dal tiro potentissimo, era l’attaccante temuto da tutti i portieri.
A guidarli con saggezza c’era il maestro José, un allenatore babbuino dall’esperienza internazionale.
Diego li guardava e pensava: “Quanto mi piacerebbe giocare anche io. Vorrei provare l’emozione di fare gol, festeggiare, essere parte della squadra!”
E così, un giorno in gran segreto, Diego iniziò ad allenarsi da solo. Usava noci di cocco come palloni e si esercitava ogni giorno, con il sole o con la pioggia. José, il saggio allenatore, lo osservava da lontano e sorrideva, colpito dalla determinazione dell’elefante.
E se il sogno dell’elefante stesse davvero prendendo vita?
Il giorno prima della grande finale del Campionato degli Animali, la squadra della Savana si trovò in una situazione disperata: tre titolari non erano disponibili!
Hilary lo struzzo aveva mal di becco, Ringhio il rinoceronte era squalificato e Hakan la iena non poteva giocare … perché aveva deciso all’ultimo minuto di unirsi alla squadra rivale!
“La squadra dello Zoo di Berlino mi ha promesso uno snack a base di cocomero fresco per ogni partita disputata! ” aveva detto con il suo solito sorrisetto furbo.
L’allenatore José era sconfortato, non aveva abbastanza giocatori per disputare la partita. Poi, d’un tratto, si ricordò degli allenamenti segreti di Diego.
“Ehi, giovane elefante” disse, “ti piacerebbe unirti alla Squadra della Savana per la finale?”
Diego non credeva alle sue orecchie. Il suo sogno si stava avverando! Accettò subito e corse al campo per allenarsi con i nuovi compagni.
“Mister, ma sei sicuro?” borbottava Harambe. “È troppo lento e impacciato. Non potrà mai avere un futuro nel calcio!”
Diego si sentì scoraggiato, ma Lionel, il capitano, intervenne: “Siamo una squadra, e Diego è un nostro compagno. Noi crediamo in lui!”
E così arrivò il giorno della partita. Lo stadio degli animali si riempì di tifosi in delirio.
Gli avversari erano la temutissima squadra dello zoo di Berlino, una formazione fortissima e piena di talento.
A guidare la squadra c’era Pavel, il canguro capitano, imbattibile nei colpi di testa.
In attacco correva come il vento Marcus, una pantera veloce e tecnica che faceva tremare ogni difesa.
In difesa brillava Javier, un pinguino astuto e agile, maestro negli inserimenti e nel recupero palla.
Poi c’era Marselo il coccodrillo, centrocampista dal temperamento d’acciaio e in grado di lanciare il pallone anche con la coda!
Tra i pali c’era Nelson, un panda attento e robusto, difficile da sorprendere.
E per rendere la squadra ancora più temibile, avevano anche schierato Hakan la iena, passato dalla Squadra della Savana ai rivali dello zoo di Berlino il giorno prima.
Il severo arbitro Moreno mise in bocca il fischietto e diede via alla partita. Ma la partita non iniziò bene per Diego. Il pinguino Javier gli rubava sempre il pallone con le sue scivolate puntuali e il canguro Pavel saltava sopra di lui e prendeva tutti i palloni.
A un certo punto, Theo gli passò una palla perfetta da spingere in rete. Diego, emozionato, tentò di stopparla… ma la schiacciò un po’ troppo forte e ..
BOOM!
Il pallone esplose con un gran botto! Tutti si zittirono. Diego, imbarazzato, guardò il pallone sgonfio e bucato al centro del campo, mentre un silenzio stupito calava sullo stadio.
“Distruzione del materiale da gioco. Cartellino giallo. Punizione per la squadra dello zoo di Berlino,” annunciò l’arbitro Moreno con voce impassibile.
Hakan la iena scoppiò in una risata incontrollabile e contagiosa. “E sarebbe lui il mio sostituto? Ahahaha”
L’intero pubblico lo seguì in un’onda di risate.
**Suono risata**
Diego diventò rosso dall’imbarazzo e si raggomitolò in un angolo cercando di nascondersi dalla vergogna. Harambe sbottò: “Mister! Gliel’avevo detto! Un elefante non può giocare a calcio!”
Ma Lionel si avvicinò a Diego e con un sorriso gentile gli disse: “Chi ha paura di sbagliare, non fa mai grandi cose. Guarda, siamo 0-0. È solo il primo tempo. Credi in te stesso!”
Diego sollevò lo sguardo. Il suo cuore batteva forte. Le parole di Lionel gli diedero una nuova carica.
“Hai ragione,” rispose Diego, sollevando la testa e gonfiando il petto, pronto a rimettersi in gioco. "Non è finita, ce la posso fare!"
La partita proseguì con azioni rocambolesche da entrambe le parti ma entrambe le squadre riuscirono a mantenere il pareggio, finché, al novantesimo minuto, accadde l'imprevedibile!
Harambe con un uscita a vuoto travolse Pavel il canguro!
***BAM********
Pavel volò lontano e l’arbitro fischio immediatamente.
“Fallo in area! Cartellino giallo e calcio di rigore per lo Zoo di Berlino. ” sentenziò l’arbitro Moreno.
Harambe si infuriò: “Cooosa? Ma se non l’ho neanche sfiorato! Il canguro si è tuffato da solo! Arbitro, ma ci vedi bene o le tue corna ti coprono la visuale?”
“Offesa al direttore di gara. Doppia ammonizione. Cartellino rosso.”
Harambe venne espulso e quindi fu costretto a uscire dal campo
“Questo arbitro ha una buccia di banana al posto del cuore!” borbottò.
José con sguardo preoccupato riunì la squadra: “Non possiamo giocare senza portiere. Chi si offre di andare in porta?”
Silenzio. Nessuno si fece avanti. Tutti i giocatori avevano paura, persino Lionel sembrava incerto.
Poi, con un tono di voce deciso, Diego si fece avanti.
“Mister, ci vado io. Posso farcela.”
Diego indossò la divisa da portiere e si posizionò tra i pali, con il cuore che batteva all’impazzata.
Marcus la pantera si avvicinò al dischetto con passo felpato. Ma quando vide Diego rimase di stucco: il giovane elefante copriva quasi tutta la porta con le sue enormi orecchie!
Con una rincorsa fulminea, Marcus colpì il pallone diretto all’angolino…
Ma Diego, con un guizzo sorprendente, allungò la proboscide e compì una parata spettacolare!
Lo stadio esplose in un tripudio di gioia! Diego aveva salvato la squadra!
Ma la partita non era finita: Clarence, l’attaccante, era riuscito a smarcarsi e, agitando le braccia, richiamò lo sguardo di Diego per chiedere di passargli il pallone.
Diego lanciò subito la palla con un rinvio potete e preciso. Clarence stoppò la palla e fece partire una cannonata all’incrocio dei pali.
Nelson non riuscì a reagire in tempo e il pallone gonfiò la rete…….GOOOL!
Subito dopo, l’arbitro fischiò tre volte. La Squadra della Savana aveva vinto 1-0. Campioni!
Sugli spalti esplose una festa di applausi e bandiere. Diego fu premiato come miglior giocatore della partita. Lionel gli si avvicinò e gli disse: “Diego, tu sei un vero campione, perché hai dimostrato coraggio e cuore.”
Anche José, l’allenatore, si congratulò con Diego, aggiungendo con un sorriso: "Diego, devi sapere che la vittoria arriva solo quando tutti giocano nel ruolo giusto. Il tuo ruolo non è l’attaccante, ma il portiere!"
Diego capì finalmente che ognuno ha il proprio ruolo. C’è chi corre veloce, chi salta in alto, chi tira forte e chi... para. L’importante è credere in sé stessi, scoprire il proprio talento e metterlo al servizio della squadra.
Da quel giorno, Diego divenne il nuovo portiere della squadra sostituendo Harambe, che nel frattempo, decise di seguire un corso per imparare a gestire la rabbia.
E così, giorno dopo giorno, Diego divenne una leggenda della Squadra della Savana. Più cresceva e più diventava difficile per gli attaccanti fargli gol. I tifosi lo amavano e i piccoli animali sognavano di essere come lui.
Perché chi ha il coraggio di inseguire i propri sogni... può fare cose straordinarie
Fine.