Quattro bambini entrano in una villa abbandonata, piena di polvere e misteri… 🕯️
Mentre giocano a nascondino, scoprono una vecchia lampada magica.
Dal suo interno appare un genio dall’aria inquietante, pronto a esaudire un desiderio per ciascuno di loro.
Ma attenzione… questo genio non è buono come sembra. Ogni desiderio ha un prezzo, e i bambini lo scopriranno troppo tardi… 😱
✨ Non perdetevi la canzone che introduce il Genio Cattivo, proprio come nei migliori film Disney!
C’era una volta una bambina curiosa e piena di sogni di nome Sara.
Era una giornata d’estate come tante, e Sara, insieme ai suoi amici Oscar, Silvio e Chiara, aveva deciso di esplorare il parco ai margini della città.
Si erano addentrati per gioco, cercando un po’ di avventura, quando, alla fine del parco, la videro: una grande villa abbandonata, dalle guglie appuntite e i muri consumati dal tempo.
«Ma che posto è?» sussurrò Oscar.
Sara si fece più vicina e abbassò la voce.
«Ho letto un libro su questa villa. >>
<<Apparteneva ad un signore misterioso che nessuno conosceva veramente. In città si diceva fosse un mago e che avesse creato una creatura che faceva tutto quello che lui voleva, ma poi, all’improvviso, è sparito nel nulla! Nessuno sa dove sia finito.»
Oscar sorrise. «Quindi è la vecchia casa di un mago? Fantastico!»
Chiara, la più fifona, trattenne il fiato dalla paura.
Ma ci pensò Silvio a tranquillizzarla : «Dai, non crederai davvero a queste leggende, no? Andiamo a vedere!»
Sara aggiunse: «Sono un po’ curiosa anch’io, ma se Chiara ha paura, meglio lasciare perdere.»
Ma Chiara si convinse: «Va bene, ma facciamo in fretta, per favore!»
E così, spinti dalla curiosità, i quattro bambini imboccarono il viale d’ingresso ed entrarono nella villa.
Dentro era fresco, polveroso e pieno di stanze strane. Ogni angolo sembrava nascondere un mistero.
Poi Silvio, con gli occhi che brillavano di entusiasmo, disse: «Ho un’idea! Giochiamo a nascondino… qui dentro!»
«Sarebbe meglio non dividerci, questo posto fa un po’ paura anche a me…» esclamò Sara.
«Mette i brividi! Ma proprio per questo sarà ancora più divertente!» rispose Oscar con un sorriso.
Chiara e Sara si guardarono, poi, facendosi coraggio a vicenda… accettarono.
«Ok… ma solo una partita e poi andiamo via!»
«Affare fatto» «Nascondetevi, io inizio a contare.»
“Uno… due… tre…” cominciò a contare Silvio, rivolto verso il muro.
E così Sara, Oscar e Chiara si dispersero per i corridoi della villa alla ricerca di un nascondiglio
Oscar salì da solo al piano superiore. Camminava lentamente, con il cuore che batteva forte.
Alla fine di un corridoio infinito, notò una vecchia libreria.
Al centro, un libro dorato brillava misteriosamente.
Incuriosito, lo toccò e…
CLACK.
Una porta segreta si aprì dietro di lui, rivelando un passaggio segreto.
“Questo sì che è un nascondiglio perfetto!” esclamò, entrando.
La stanza era maestosa. Al centro, su un piedistallo una lampada d’oro luccicava..
Dalla lampada proveniva una voce melodica e ipnotica...
Su su su su su su
da questa lampada voglio uscire
(su su su)
dieci anni, mille, cento
da quanto tempo sto qua dentroooo?
(su su su)
su su su
strofina la lampada
su su su
la lampada strofina
su su su
se mi liberi ho per te
una sorpresinaaaaaaa
(ci siamo!!)
Hey (hey)
tu (tu)
Piacere mi presento
Sono il genio!
Hey (Hey)
tu (tu)
Ma come non ci credi?
Sono serio!
Hey (Hey)
tu (tu)
dimmi! qual è?
il tuo desiderio
Hey (Hey)
tu (tu)
fascino, soldi, potere
a ciò che dici
bada bene
Davanti ad Oscar si era materializzato il genio della lampada.
“Benvenutooo!” esclamò. “Io sono il Genio della Lampada. Hai diritto a un desiderio. Solo Uno. Su presto, cosa vuoi?”
Oscar, emozionato, non ci pensò troppo. “Un desiderio? Che bello! Allora il mio desiderio è di … poter volare! ”
Il genio sorrise malignamente. “Ottima scelta!”
BIBIDI BABIDI BU IL TUO DESIDERIO CAMBIARE NON PUOI PIU!
Oscar si rimpicciolì, gli spuntarono ali e zampette pelose. Era diventato una mosca!.
Oscar tentò di gridare, ma uscì solo un debole ronzio.
Zzzzzzzzzzzzzzzz
“Che dici? Non era ciò che volevi?”
“Ma come, adesso puoi volare! AHAHAHAHA”
° “98..99..100!
ARRIVO!” Silvio aveva finito di contare e iniziava a cercare i suoi amici tra scale rotte e tappeti strappati.
Poi vide la luce provenire da una porta aperta e incuriosito entrò. Il genio riapparve dal nulla: “ Ehilà! Ma guarda, un altro ragazzino!”
Silvio rimase a bocca aperta: "Sei il genio?"
“Certo! Posso esaudire un tuo desiderio!”
Silvio sorrise. “Non ho bisogno di pensarci! Il mio desiderio è… avere tanti soldi!”
Il genio sorrise. “Niente di più facile!”
BIBIDI BABIDI BU
IL TUO DESIDERIO CAMBIERE NON PUOI PIU!
In un attimo, una nube blu avvolse Silvio e PUF! Si trasformò in un porcellino di ceramica!
Silvio diventò un salvadanaio, pieno di monete d’oro, ma immobile.
“Adesso si che sei..pieno di soldi!
AHAHAHA”
Chiara, nascosta dietro una tenda, decise di uscire dal suo nascondiglio.
Il silenzio spettrale di quella casa le metteva paura. Sentiva solo un fastidioso ronzio di una mosca che sembrava seguirla ovunque andasse.
Ad un certo punto trovò anche lei il passaggio segreto e decise di entrare.
Il genio si inchinò. “Bonjour mademoiselle! sei venuta anche tu ad esprimere un desiderio?”
Chiara chiese “Ma certo! Tu devi essere il genio! Puoi realizzare il mio sogno?”
“Certo – tutto quello che vuoi! Dimmi!” rispose il genio
Chiara non esitò un secondo. “Voglio essere una celebrità! Famosa, ammirata da tutti!”
BIBIDI BABIDI BU IL TUO DESIDERIO CAMBIARE NON PUOI PIU!
Chiara fu avvolta da un fumo blu e improvvisamente…PUF! Diventò un quadro!
E non era più nella villa, ma esposta al museo del Louvre, con una folla di turisti intenti a osservarla e scattarle foto.
“Bella, famosa, ammirata da tutti.. in eterno! AHAHAHA
Sara era l’unica rimasta.
Sentì le risate provenire dalla stanza e vi entrò.
Il genio si presentò. “Un’altra giovane concorrente! Su forza, esprimi un desiderio!”
Sara lo fissò con sguardo serio. “Non voglio niente da te,” disse.
“I miei sogni preferisco realizzarli da sola.
Senza scorciatoie. Altrimenti… non è divertente”
Il genio sbuffò. “Non funziona così! Tu devi esprimere un desiderio!”
Sara allora lo guardò negli occhi. “ E tu? Qual è il tuo desiderio?”
Il genio esitò. “Io… ? Essere libero. Lasciare questa stupida lampada.”
"Allora desidero che tu esaudisca il tuo desiderio!"
BIBIDI BABIDI BU IL TUO DESIDERIO CAMBIERE NON PUOI PIU!
Il fumo blu avvolse il genio e.. PUF! si trasformò in un palloncino azzurro.
Aveva realizzato il suo desidero, ma la sua malizia nell’interpretare i desideri questa volta gli si era ritorta contro.
“Libertàààà!” gridò mentre volava fuori dalla finestra…..
Poi si incastrò su un albero e... BOOM! Scoppiò.
I bambini si ritrovarono insieme, sani e salvi. Tutto era tornato normale.
Oscar non era più una mosca.
Chiara non era più un quadro.
Silvio non era più un salvadanaio.
Tornarono a casa ancora un po’ frastornati. Ma dentro di loro, qualcosa era cambiato.
Avevano imparato che le scorciatoie che sembrano facili, spesso ingannano.
I sogni più belli si costruiscono giorno dopo giorno, con il coraggio e l’amore per ciò che si ama fare.
E così, Oscar si iscrisse a un corso di volo…. e da grande sarebbe diventato un pilota formidabile.
Chiara iniziò a recitare in teatro… un giorno sarebbe diventata un'attrice conosciuta e apprezzata in tutto il mondo.
Silvio iniziò a studiare economia…da grande sarebbe diventato un consulente finanziario di successo, aiutando tante persone a gestire i propri risparmi.
E Sara? … be’, lei continuava a credere nei sogni.
Ma con i piedi per terra e la testa ben dritta sulle spalle.
FINE