Il Gigante Buono
La storia che vi sto per raccontare è avvenuta tra le montagne del Trentino Alto Adige, in un paese di nome Monto Rossolo.
Lì viveva, su una grande montagna che si alzava alta nel cielo, un gigante molto speciale. Questo gigante si chiamava Igor, ed era tanto alto che, quando camminava, la terra tremava sotto i suoi passi.
Igor aveva mani enormi, piedi giganteschi e una voce che rimbombava come un tuono. Ma nonostante la sua grandezza e forza, Igor non era affatto cattivo.
Era un gigante buono, con un cuore gentile e un sorriso che riscaldava ogni cuore.
Ogni giorno, Igor si svegliava presto, si faceva una buona colazione (di solito delle montagne di pane, burro e marmellata!) e poi andava a fare delle passeggiate nella natura. Piantava fiori, annaffiava gli alberi e aiutava gli animali che vivevano nella sua montagna.
Ma giù, nella città di Monto Rossolo, le persone non lo sapevano. Tutti vedevano solo la sua grande figura che si stagliava contro il cielo, e sentivano le sue grandi risate che rimbombavano come un temporale.
Perciò, quando qualcuno parlava di Igor, tutti si spaventavano.
"Oh no! Il gigante! Sicuramente è cattivo!" dicevano le mamme ai loro bambini.
"Non andate vicino alla montagna, è pericoloso!"
Un giorno, un bambino di nome Jannik , che era curioso e coraggioso, decise di fare una passeggiata sulla montagna per raccogliere delle more, ma prima ancora di riuscire a trovarle, si perse nel bosco.
Igor, che in quel momento passava da quelle parti per andare per cogliere anche lui more e lamponi selvatici, scorse in un angolo il piccolo Jannik , solo e spaventato.
Igor si inginocchiò per guardarlo meglio e gli disse:
“Hey, ragazzino, come ti chiami? Cosa ci fai qui tutto da solo?”
e il piccolo rispose:
“Sono Jannik , vivo giù al villaggio. Stavo cercando delle more selvatiche nel bosco ma sono uscito dal sentiero e mi sono perso!”
Il gigante, intenerito dal bambino, gli regalò tutte le more che aveva appena colto e gli disse:
“Io sono Igor, piacere di fare la tua conoscenza. Forza, vieni sulle mie spalle, ti riporto io a casa. I tuoi genitori saranno molto preoccupati”, e così lo mise sulle sue spalle e lo riportò a valle in men che non si dica.
Jannik capì subito che le voci che circolavano su Igor erano tutte sbagliate. Appena il gigante lo lasciò a terra, poco lontano dalle prime abitazioni di Monto Rossolo, il bambino gli disse:
“Ti ringrazio per avermi riportato a casa. Dirò a tutti in paese che sei stato tu a riportarmi a casa e che sei un grande gigante gentile!”.
Igor gli sorrise e si girò per ritornare a casa, in cima alla sua montagna.
Quando Jannik tornò a casa, raccontò a tutti quello che gli era successo ma nessuno gli volle credere. La sua mamma lo rimproverò:
“Jannik , non dire queste sciocchezze! Non è possibile che un gigante spaventoso faccia amicizia con un bambino!”.
Un giorno, in paese, ci fu un fortissimo temporale, con venti forti e gocce di pioggia grandi come pagnotte!
Gli alberi, trascinati dal vento, sbarrarono tutte le strade e le tegole dei tetti volarono via dappertutto!
Terminato il temporale gli abitanti del villaggio non sapevano proprio come fare per riassestare il loro paesino tanto amato.
Jannik intervenne tra la folla e disse: “io so come possiamo risolvere questa situazione: chiamo il mio amico Igor! Lui sicuramente saprà aiutarci!”, e si precipitò sulla montagna per chiamare il gigante.
Igor, ascoltata la storia di Jannik , se lo mise sulle spalle e si precipitò in paese. Aiutò in un batter d’occhio a sgomberare le strade dagli alberi e a rimettere tutte le tegole al loro posto!
I cittadini di Monto Rossolo rimasero sorpresi! Non potevano credere che Igor fosse così buono e gentile nei loro confronti. Da quel giorno Igor divenne un grande amico di tutti gli abitanti del paese e molti si resero conto di averlo giudicato senza nemmeno averlo conoscerlo.
E da quel giorno, ogni volta che qualcuno parlava di Igor, lo faceva con un sorriso. Non più con paura, ma con gratitudine e amicizia.
A volte le apparenze possono ingannare, e qualcosa che appare insolito o spaventoso può nascondere qualcosa di bello e gentile.
FINE