Questa è una storia su un barboncino che coltiva un sogno nel cassetto: diventare un pittore! Riuscirà a diventarlo? Una storia dolce che ci insegna nel credere nei nostri sogni
Gino l'artista
La storia di oggi è ambientata a Parigi, in Francia.
Parigi è una città piena di colori, di artisti, di musei! E’ davvero magica!
Gino era un barboncino.
Lui amava molto passeggiare per le strade della città e osservare le meravigliose opere d'arte nei musei, ma c'era una cosa che gli stava particolarmente a cuore: Gino sognava di diventare un pittore.
Ogni giorno, si recava al Museo del Louvre e guardava i colori brillanti e le pennellate delicate nei quadri dei pittori più famosi e pensava:
“Vorrei tanto riuscire a dipingere anch'io, ma forse non sono capace…”.
Si sentiva un po’ triste perché non aveva mai provato veramente, e temeva che il suo sogno non sarebbe mai diventato realtà.
Giorno dopo giorno si instaurava un desiderio nel cuore di Gino… Quello di iniziare a dipingere per davvero!
Un bel mattino di primavera, Gino decise che avrebbe fatto un tentativo. Prese il suo piccolo zaino, ci mise dentro un blocco di carta e dei pennelli, e si diresse verso il parco. Arrivato sotto un grande albero, aprì il suo zaino e iniziò a dipingere.
Ma presto si rese conto che non era affatto facile: le sue linee non erano dritte, i colori non si mescolavano come nei quadri che aveva visto, e la sua tela sembrava tutta un po' confusa.
Proprio in quel momento, passò un topolino curioso che si fermò a guardare.
Il topolino scrutò la tela e disse:
“È una meraviglia! Hai creato una cosa unica! I colori sono così vivaci!”
Gino, sorpreso dal complimento, sorrise timidamente, ma dentro di sé pensò:
"Forse non è poi così male…"
Poco dopo, arrivò un leprotto saltellante, che si avvicinò a Gino e guardò la tela.
“Che bello! Sembra che tu stia dipingendo un giardino incantato! La tua arte è fantastica!” disse con entusiasmo. Gino si sentì sempre più felice, ma ancora un po' insicuro.
Poi, passò un cane, che guardò il quadro e scosse la coda. “Wow! Ogni pennellata racconta una storia, Gino! Non è perfetto, ma è pieno di cuore. È proprio questo che conta!” disse Bobo, con un sorriso amichevole.
Gino, sentendo tutte quelle parole gentili, cominciò a credere di più in se stesso. Il suo quadro non era perfetto, ma era il suo, ed era stato fatto con tanto amore e impegno.
Si rese conto che non era importante che ogni dettaglio fosse giusto: ciò che contava era metterci il cuore e non arrendersi, anche quando sembrava difficile.
Con il tempo, Gino continuò a dipingere ogni giorno al parco.
Ogni volta che qualcuno passava, si fermava a guardare e a complimentarsi.
Gino imparò che, a volte, la bellezza non sta nella perfezione, ma nella passione con cui facciamo le cose.
E così, il piccolo barboncino bianco realizzò il suo sogno di diventare pittore, portando un po' di magia e di colori nella vita di tutti quelli che incontrava, così come lui aveva incontrato la magia dei colori nelle luci di Parigi e nei quadri che ogni giorno andava ad ammirare.
FINE